Presentazione, Esito formativo, Obiettivi

Premessa

La musica si segnala come un efficace strumento di intervento per sviluppare e riattivare funzioni mentali che, per varie ragioni, risultano non pienamente espresse o compromesse nell’individuo. La musica, infatti, si presenta innanzi tutto come un’esperienza coinvolgente che nella maggioranza dei casi riesce a motivare i soggetti nel seguire un percorso di recupero di capacità deficitarie. In secondo luogo, la musica permette di “aggirare” barriere ed ostacoli (sensoriali, cognitivi, emotivo-affettivi, relazionali) che impediscono agli interventi basati sugli usuali canali comunicativi di stabilire un produttivo rapporto con l’interlocutore. Infine, la musica, sollecitando simultaneamente più dimensioni psicologiche, genere degli effetti sinergici in grado di produrre cambiamenti rilevanti nella persona.

Una pluralità di approcci, in genere raccolti sotto il termine “musicoterapia”, sono stati nel tempo messi a punto per sfruttare le peculiarità del linguaggio musicale nel raggiungere obiettivi formativi e riabilitativi. Molti di questi approcci, tuttavia, mancano di solidi fondamenti teorici (talvolta facendo riferimento a costrutti non riconosciuti in contesto scientifico o proponendo delle confuse commistioni tra paradigmi diversi) e non sono in grado di esibire prove attendibili della loro validità né di indicare su quali meccanismi si appoggiano i benefici effetti delle musica. Ciò ne mina la credibilità e la possibilità di integrazione, sia teorica che pratica, nei contesti in cui è richiesta chiarezza concettuale ed evidenza empirica. Nel complesso si avverte l’esigenza, nell’ambito della “musicoterapia”, di un salto di qualità che permetta agli interventi di guadagnare valore e affidabilità: è questa la prospettiva in cui viene inteso quanto disposto dal Decreto Ministeriale del 6 dicembre 2021.

In questo scenario il corso qui presentato si caratterizza per:

– credibile base scientifica (in riferimento ai modelli teorici e alla validazione empirica) dei contenuti e delle metodologie proposte;

– quadro concettuale di riferimento organico in cui coerentemente si innestano i contributi dei vari moduli;

– impostazione in base alle funzioni psicologiche, così da permettere l’applicabilità di costrutti e strumenti di intervento a una pluralità di situazioni che sottendono il medesimo meccanismo mentale;

– sensibilità all’esigenza di monitorare, validare e documentare gli interventi;

– riferimento alle potenzialità della musica come ricco sistema cognitivo-linguistico-emotivo e non soltanto a elementi acustico-sonori privi di spessore artistico.

Questa prospettiva è volta a trasmettere ai corsisti una solida base teorica, una gamma diversificata di strumenti operativi con fondamento scientifico applicabile a una pluralità di contesti e destinatari e con diverse finalità, nonché un habitus mentale di tipo scientifico che permetta un serio dialogo con differenti professionalità e la corretta documentazione degli esiti degli interventi.

Esito formativo

Al termine del corso il frequentante saprà progettare e gestire interventi a base musicale volti a prevenire la compromissione, favorire il mantenimento, abilitare e riabilitare funzioni mentali nel ciclo di vita.

Il titolo conseguito permette anche di accedere all’insegnamento dell’educazione musicale nella scuola secondaria di primo grado.

Obiettivi

Al termine del corso il frequentante avrà acquisito:

  • una solida conoscenza – sistematica e aggiornata – di approcci a base musicale evidence-based;
  • un ampio repertorio di tecniche e strumenti per l’intervento con una varietà d’approccio rispetto al tipo di destinatari;
  • un habitus mentale – ispirato da innovatività, consapevolezza e senso critico – orientato alla progettazione e verifica degli interventi;
  • una formazione musicale adeguata alla conduzione di interventi preventivi, abilitatiti e riabilitativi a base musicale.

Gli interventi messi a fuoco nel corso riguardano le principali funzioni mentali – pianificazione e gestione del comportamento, percezione, attenzione, memoria, pensiero, linguaggio, emozioni, comunicazione, relazioni sociali – e i loro principali deficit. Tali interventi si indirizzano a:

  • bambini e ragazzi in cui disturbi del neurosviluppo o patologie di varia natura (p. es deficit sensoriali, autismo, disabilità intellettiva, ADHD, disturbi specifici dell’apprendimento, disturbi del linguaggio, disturbo della coordinazione motoria, disturbi della condotta, disregolazione emotiva) hanno compromesso la maturazione di importanti funzioni mentali;
  • bambini e ragazzi a sviluppo tipico che manifestano fragilità, difficoltà e ritardi nell’acquisizione di queste funzioni, necessitanti quindi di potenziamento;
  • adulti e anziani in cui disturbi neurologici di natura traumatica (ictus, traumi cranici ecc.) o neurodegenerativa (demenza, malattia di Parkinson, ecc.) o disturbi psichiatrici producono impairments e involuzioni delle funzioni sopra riportate;
  • adulti e anziani sani che richiedono attività di prevenzione e contrasto del declino delle funzioni sopra riportate;
  • bambini, ragazzi, adulti e anziani che soffrono varie forme di disagio connesse fragilità nelle funzioni sopra descritte, con conseguente compromissione del proprio benessere.

Destinatari

Il corso di diploma di secondo livello in Teorie e tecniche della musicoterapia può essere frequentato da chi è in possesso di un diploma musicale accademico di primo livello o di una laurea triennale (in qualsiasi disciplina) (o di entrambi i titoli).

In base al percorso formativo pregresso, il corsista viene ammesso o senza debiti formativi o con debiti formativi da acquisire attraverso il percorso propedeutico (da seguire in toto o in parte). Al riguardo si veda la successiva sezione “Ammissione al corso”.

Si fa presente che in base a recenti disposizioni ministeriali è possibile essere simultaneamente iscritti a (i) due corsi di diploma accademico oppure (ii) un corso di diploma accademico e un corso di laurea universitario oppure (iii) due corsi di laurea universitari.

Il corso si rivolge a un ambito locale e nazionale.

Ambito locale

Presso i Conservatori lombardi, veneti ed emiliani vi sono diplomati triennali che hanno il titolo per accedere al corso in oggetto. Inoltre presso le università lombarde, venete ed emiliane vari studenti sono in possesso di lauree triennali e hanno competenze musicali idonee per seguire con profitto il corso in oggetto. Alcune di queste lauree (per esempio in psicologia, scienze della formazione, scienze sociali, scienze della comunicazione, lettere e filosofia) permettono di aver acquisito, totalmente o in buona parte, i crediti prerequisiti in ambito psicologico e pedagogico.

Tutti costoro si trovano nella condizione di avere tutti o quasi tutti i requisiti di accesso al corso di musicoterapia (formazione musicale + crediti formativi in settori psicologici, pedagogici e musicali) e potrebbero essere interessati a proseguire o completare la propria formazione nell’ambito della musicoterapia. La vicinanza geografica delle sedi in cui si erogano i corsi menzionati con Brescia fa pensare a questo potenziale bacino di candidati.

Ambito nazionale

Brescia, grazie ai collegamenti autostradali, ferroviari e aerei (aeroporti di Milano, soprattutto Orio al Serio, e Verona), può essere raggiunta da corsisti provenienti da altre regioni italiane. Poiché una parte del corso sarà erogata/erogabile anche in forma di didattica a distanza, la partecipazione di studenti da altre regioni è favorita poiché la presenza fisica a Brescia sarà richiesta solo per periodi di tempo limitati (la concentrazione delle attività in alcuni periodi intensivi sarà ulteriore facilitazione).

Organizzazione del corso

Il corso è organizzato in:

a) incontri formativi, scanditi in moduli realizzati in una serie di fine-settimana (nei giorni di venerdì e sabato) e in periodi residenziali intensivi. I moduli potranno essere erogati, totalmente o parzialmente, in forma di didattica a distanza laddove i contenuti, la metodologia formativa e gli obiettivi di apprendimento non richiedano necessariamente di operare in presenza o addirittura suggeriscano come più efficace la teledidattica.

b) formazione musicale volta a:

– sviluppare la sensibilità musicale in riferimento ai destinatari degli interventi musicoterapici;

– esercitare in situazioni di assieme le abilità esecutive sia su uno o più strumenti musicali sia nel canto, per le finalità degli interventi cui il corso è indirizzato;

– applicare ad interventi musicoterapici la conoscenza di principi e pratiche della composizione/improvvisazione musicale.

c) Elaborazione supervisionata di un progetto di intervento attraverso:

– la ricerca e analisi della letteratura scientifica di riferimento;

– l’esposizione argomentata del razionale dell’intervento;

– la pianificazione delle azioni da compiere;

– l’identificazione delle procedure e degli strumenti di monitoraggio e validazione.

d) Tirocinio, in cui il corsista implementerà – sotto supervisione di un tutor – il progetto di cui al punto c). Il corsista completerà la il tirocinio stendendo una relazione scritta che costituirà l’oggetto della presentazione pubblica, con annessa discussione, da tenersi al termine del corso.

e) Workshop trasversali ai vari anni su argomenti di generale interesse.

Rapporti con enti per il tirocinio, Rapporti con enti per il tirocinio

Con i seguenti enti sono già in essere collaborazioni, da parte dell’Università Cattolica, per interventi di tipo musicoterapico e per lo svolgimento del tirocinio:

Brescia:
Poliambulanza
Fatebenefratelli
Spedali Civili
Istituto Pavoni
IRCCS Fondazione D. Carlo Gnocchi

Lombardia:
IRCCS C. Besta, Milano
IRCCS Fondazione D. Carlo Gnocchi, varie sedi
IRCCS E. Medea (La Nostra Famiglia), varie sedi
UONPIA di ASST Fatebenefratelli-Sacco, Milano
UONPIA di Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano
Neuropsichiatria Infantile, Policlinico Gemelli, Roma
Ospedale S. Gerardo, Monza
Sacra Famiglia (varie sedi)
Istituto Geriatrico Milanese, Milano

Sono poi attive collaborazioni, nell’area lombarda, per interventi di tipo musicale di vario genere con:
Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia
Scuole dell’infanzia, primarie e secondarie
RSA

  • Centri di riabilitazione
  • Centri educativi e socio-sanitari
  • Centri per il benessere
  • Centri per l’infanzia

Ulteriori collaborazioni con enti della provincia di Brescia e delle province e regioni limitrofe verranno attivate all’avvio del corso. I corsisti stessi potranno segnalare enti operanti nella propria area geografica con cui potranno essere stipulate convenzioni per tirocini ed esperienze pratiche.

Convenzione con istituzione universitaria

Come previsto dall’art. 5 del decreto ministeriale del 6 dicembre 2021, il Conservatorio di Brescia stipula un accordo con l’Università Cattolica del Sacro Cuore (che ha un campus in Brescia) e con l’Università degli Studi di Brescia per l’erogazione degli insegnamenti relativi alle discipline psicologiche.

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